“In occasione del 60° anniversario della tragedia del Vajont, desidero condividere alcune riflessioni sul significato di questo evento nella storia del nostro paese. Recentemente, mi sono recata nel cimitero in cui sono sepolte le vittime, e alzando lo sguardo verso il monte Toc, ho visto la diga del Vajont ancora in piedi. Questa visione mi ha fatto riflettere profondamente sulla tragedia che ha colpito la nostra nazione sessant’anni fa. La tragedia del Vajont è legata a una montagna che era instabile e si sapeva che sarebbe franata. Tuttavia, in un’epoca di fiducia smisurata nello sviluppo e nella logica del profitto, abbiamo visto come questa fiducia abbia avuto un costo inestimabile in termini di vite umane e dell’ambiente”.
Così in una nota la capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera Luana Zanella, che prosegue:
“La giornalista Tina Merlin, con la sua straordinaria voce e il suo impegno, ci ha dato la possibilità di comprendere appieno tutte le vicende legate a questa tragedia drammatica. È una ferita che non si rimarginerà mai più, eppure, a distanza di sei decenni, ancora oggi ci confrontiamo con le stesse sfide.
Continuiamo a percorrere quelle strade e riflettiamo sulla necessità di ristabilire un vero equilibrio tra la vita umana, l’ambiente e la necessità di sopravvivere e vivere in armonia con la natura. La tragedia del Vajont dovrebbe insegnarci che non possiamo permettere che la logica del profitto metta a repentaglio la vita delle persone e il nostro pianeta”.