In questi anni ci sono stati passi in avanti, ma servirebbe maggiore coraggio per superare il numero chiuso alle facoltà di medicina. Esiste il tema della qualità, ma esiste anche, e lo abbiamo visto durante la pandemia, una carenza strutturale di medici e infermieri. La necessità di premiare il merito deve essere un elemento di selezione durante il percorso di studi e non nell’accesso ad esso: in tal modo non si negherebbe il principio del riconoscimento del merito, ma lo si affermerebbe tramite la garanzia dell’effettivo diritto allo studio a tutti. Ritengo che servano investimenti strutturali di lungo periodo, perché fino ad ora il nostro Paese ha investito poco sulla scuola, sulla Università e sulla Ricerca. Se si investisse un po’ di più di quello che è stato fatto aumenterebbe il numero dei laureati e si ridurrebbe l’emigrazione di risorse umane qualificate che scelgono di lavorare e produrre al di fuori del nostro Paese.
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto.