“Le affermazioni della Ministra Santanchè, oggi in audizione in Commissione Attività Produttive, sulla campagna ‘Open to Meraviglia’ sono state totalmente inadeguate. Già mesi fa, come Alleanza Verdi e Sinistra, avevamo sollevato dubbi su questa campagna con ‘interrogazione parlamentare, oggi restiamo basiti di fronte alle motivazioni che la Ministra ha addotto alla sua sospensione sui social tra il 27 giugno e il 29 agosto, il periodo più vitale per il turismo nel nostro Paese. La spiegazione della Ministra Santanchè sul presunto ‘non buco’ di due mesi, attribuendolo a presunti shooting fotografici, è francamente esilarante e del tutto irrispettosa, nei confronti dell’intelligenza di noi parlamentari e di tutte le cittadine e i cittadini italiani. È evidente che un’attività promozionale sui social media non richiede la presenza fisica né di un modello di carta, né di un operatore: questo intervallo avrebbe potuto essere facilmente colmato con una pianificazione adeguata”.
Così, in una nota, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Eleonora Evi, che prosegue: “Un altro aspetto, particolarmente allarmante, è l’uso dei fondi pubblici da parte di ENIT per questa campagna. L’indagine in corso della Corte dei Conti per danno erariale parla da sola: la Ministra oggi non ne ha fatto cenno, preferendo sorvolare sul perché non siano state fatte gare ma siano state effettuate ripetute spese sotto i 140 mila euro, in modo da poter optare per affidamenti diretti. Queste omissioni necessitano di immediati chiarimenti, anche alla luce della soddisfazione con cui Santanchè ha elencato tutti i presunti importanti risultati ottenuti dal settore turistico, nonostante i dati non siano tornati a quelli pre-pandemia e nonostante il confronto con altri Paesi europei, come la Francia, sia impietoso. Il nostro obiettivo, la Ministra non dovrebbe dimenticarlo, è quello di fare bene e meglio, gestendo il turismo con attenzione, puntando su criteri di sostenibilità e portandolo a risultati straordinari,” conclude Evi.