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Sciopero treni: si scrive Salvini, si legge cialtrone – Nicola Fratoianni

Si scrive Salvini, si legge cialtrone: ha dichiarato tronfio di essere davvero orgoglioso di aver precettato i lavoratori del settore trasporti impedendogli di scioperare.

Orgoglioso di che? Orgoglioso di aver limitato un diritto di livello costituzionale?

Salvini sapeva dal giorno 8 giugno che ci sarebbe stato lo sciopero dei lavoratori dei trasporti. E che ha fatto? Nulla.

Lo sciopero era stato dichiarato con tutti i crismi previsti dalla legge. E Salvini ha avuto un mese di tempo, da ministro dei trasporti, per convocare i lavoratori dopo l’annuncio dello sciopero e ascoltare le loro ragioni. E invece nulla, forse era al Papeete. Oggi si sveglia e fa il solito gioco un po’ infame di far passare i lavoratori come irresponsabili.

L’irresponsabile è lui, che con queste azioni dimostra ancora una volta di stare contro i lavoratori che chiedono cose sacrosante, che ribadisco qui perché le persone devono essere informate.

La compagnia privata Italo ha aumentato i profitti, ma non vuole dare un aumento di stipendio ai lavoratori, che si vedono gli stipendi già falcidiati dall’inflazione.

I lavoratori chiedono manutenzione sui treni per garantire la sicurezza degli utenti.
I lavoratori di Ferrovie dello Stato chiedono più assunzioni e turni di lavoro più umani.
Sono davvero follie o cose legittime e di buonsenso?

Quindi Salvini non ha nulla di cui andare orgoglioso e anzi, deve chiarire molte cose.
A partire dalla legittimità del provvedimento di precettazione che è basato su un’urgenza inesistente e che è stato adottato a prescindere dalla Commissione di garanzia sullo sciopero che nulla aveva avuto da eccepire su uno sciopero convocato in piena legalità.

Per questa ragione ho depositato un’interrogazione urgente al governo. Piuttosto Salvini si occupi di tagli e inefficienze del sistema dei trasporti, che è quello che i lavoratori denunciano a tutela di cittadini e pendolari.

Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare per Alleanza Verdi e Sinistr, sulla decisione del ministro dei trasporti di precettare lo sciopero ferroviari.