“L’emergenza sanitá è un fatto reale, causata dal Governo Meloni, perché con il Def 2023 la spesa sanitaria torna addirittura a scendere, con un taglio del 2,4% (oltre 3 miliardi di euro) nel 2024 rispetto all’anno in corso, e il finanziamento del sistema sanitario nazionale scende fino al 6,2% del Pil a partire dal 2025 che si traduce nel valore più basso degli ultimi decenni. Tra l’altro per la legge finanziaria approvata da questo governo per il 2023, si dice esplicitamente di ricorrere alla sanità privata per supplire alle carenze del pubblico causate dal fatto che si tagliano risorse al servizio nazionale.” Cosí oggi a Coffee Break su La7 il co-portavoce di Europa Verde e deputato Angelo Bonelli, che ha spiegato:
“Il taglio alla sanità pubblica, è la cartina di tornasole di come noi vogliamo costruire e avere una visione dello Stato. Il 2024 secondo i dati forniti alle commissioni parlamentari e dalla Federazione degli Ordini dei medici ci sarà una carenza di 10 mila medici nel nostro Paese, un’emorragia che non accenna a diminuire visto che nel 2021 a lasciare il posto di lavoro sono stati duemila medici mentre nel 2022 addirittura tremila.
Sottrarre sanità pubblica è un grande danno al paese. La CGIL ha fatto bene oggi a manifestare, ci troviamo di fronte a uno snodo strategico per il nostro paese, difendere la sanità pubblica è un atto doveroso per i cittadini. Alla visione del governo che continua a finanziare le cliniche private, a scapito degli ospedali pubblici, vi dico no grazie.”
“Il problema non è aumentare la spesa, ragioniamo come evitare i tagli alla spesa sanitaria, se non funziona, ma non buttiamo via la sanità pubblica. Il problema, casomai, è evitare le lottizzazioni politiche dei manager che gestiscono la sanità e che ne hanno causato il declino, mettiamo al centro il cittadino con i suoi diritti, il diritto di avere una sanità pubblica che funziona,” ha concluso