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Sanità. AVS: Negate prestazioni a 19 milioni di persone, liste d’attesa sono uno scandalo nazionale

“Secondo il Censis 19,6 milioni di italiani hanno ricevuto un No alla loro richiesta di accedere al Servizio sanitario nazionale per via dei tempi troppo lunghi. Rispetto al 2019, nel ‘20 e nel ‘21 sono state fatte in meno oltre 12,8 milioni di prime visite e 17,1 milioni di visite di controllo, sono stati persi 1,3 milioni di ecografie all’addome, sono saltati 3,1 milioni di elettrocardiogrammi e più di mezzo milione di mammografie, una prestazione ambulatoriale su cinque è stata rinviata. I dati sono impressionanti, anche perché le forzate rinunce si traducono nella migrazione verso il sistema privato, provato anche dal fatto che è in crescita costante la spesa che gli italiani sostengono di tasca propria per curarsi: secondo gli ultimi dati disponibili della Ragioneria generale dello Stato si è passati dai 34,85 miliardi di euro del 2019, ai 37 miliardi del 2021, un 6% in più, equivalente a 2,15 miliardi, la metà di questa spesa è per visite specialistiche ed interventi; in sostanza: chi può paga, gli altri attendono o rinunciano alle cure, la rinunce per ragioni di carattere economico, secondo l’ISTAT riguarda oltre 4 milioni di persone, il 6,8% della popolazione”. E’ quanto si legge nel testo nell’interrogazione a risposta immediata del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera alla quale replicherà domani il ministro della Sanita Squillace dal quale “noi vogliamo sapere”, dice la capogruppo Luana Zanella, “cosa intenda fare questo Governo per mettere fine allo scandalo delle liste d’attesa, garantendo il funzionamento del Servizio sanitario nazionale”.

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