“È vero che sono state imposte nel comitato editoriale del Salone del Libro di Torino figure vicine a questo governo? Se fosse vero sarebbe una vera e propria lottizzazione di un organismo che dovrebbe avere ben altre finalità. Il governo dunque spieghi”.
Lo ha chiesto con un intervento nell’Aula della Camera Marco Grimaldi, vicepresidente del Gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, dando seguito alle polemiche nate dal ritiro della candidatura dello scrittore Paolo Giordano per il ruolo di direttore del Salone del Libro di Torino.
“Giordano ha detto che non ci sarebbero più le condizioni per la sua partecipazione alla manifestazione di interesse e subito dopo l’associazione ‘Torino – la Città del Libro’ ha comunicato che non sussistono le condizioni per tenere aperto il tavolo dei lavori del comitato direttivo per la nomina della direzione editoriale del Salone, ribadendo tuttavia che per l’associazione Giordano continua a essere il candidato ideale. Se fossero in corso tentativi di limitare e dirigere la libertà del direttore e la missione culturale e pluralista di un luogo come il Salone del Libro sarebbe gravissimo. Presenteremo una interpellanza e siamo pronti ad ascoltare il ministro Sangiuliano al prossimo question time”, ha concluso Grimaldi.