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Riforme. De Cristofaro: no a presidenzialismo e autonomia differenziata, in gioco futuro Italia

In commissione Affari Costituzionali nel corso dell’audizione della ministra Casellati abbiamo ribadito la nostra contrarietà sia al presidenzialismo che all’autonomia differenziata. L’elezione diretta del Presidente del Consiglio è una scorciatoia che non porterà nessun sostanziale beneficio ai lavori parlamentari o al governo del Paese. Se poi al semipresidenzialismo si affianca l’autonomia differenziata i rischi sono enormi.Il presidenzialismo che la destra sta cercando di approvare rischia di compromettere l’equilibrio tra il governo e la presidenza della Repubblica il cui ruolo di garanzia e di equilibrio verrebbe soppresso. Come far convivere un Presidente della Repubblica eletto dal parlamento e un capo del governo eletto dal popolo? prosegue De Cristofaro. La forze di maggioranza che non hanno la stessa idea di Paese piantano bandierine ideologiche. E allora se Fratelli d’Italia propone il presidenzialismo la Lega l’Autonomia differenziata. Dalla destra un progetto miope dal quale il Paese non trarrà alcun beneficio, ma che anzi acuirà le differenze territoriali. Con una mortificazione del Parlamento che sarà marginalizzato e retrocesso a dare solo un parere non vincolante. L’Italia ha bisogno di nuovi strumenti di coesione, non della secessione miope dei ricchi.

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro commentando l’audizione del ministro delle Riforme Elisabetta Casellati.