“Anche alla luce delle forti preoccupazioni espresse da venti Sindaci dei Comuni dell’Area Metropolitana di Roma Capitale, il Governo intervenga sul Commissario straordinario Gualtieri affinché venga riconsiderata la scelta di realizzare un inceneritore per il trattamento di 600 t/a (tonnellate per anno) di rifiuti, in contrasto con le previsione del Piano Regionale del Lazio”.
Lo chiede il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali alla Camera, Filiberto Zaratti, in una interrogazione alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri Pichetto Fratin e Calderoli, presentata insieme al co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.
Spiega Zaratti che “il Piano di Gestione dei rifiuti di Roma Capitale adottato nel dicembre scorso (Ordinanza 7. 1 dic 2022) prevede che il 90% dei rifiuti indifferenziati vengano avviati interamente al recupero energetico diretto, tramite un impianto di termovalorizzazione, senza alcun pre-trattamento dei residui indifferenziati. Questa scelta è stata assunta senza alcuna significativa analisi comparativa delle diverse opzioni di trattamento e senza considerare vantaggi e svantaggi dell’opzione zero, cioè quella della non realizzazione di ulteriori impianti di incenerimento – indirizzo quest’ultimo assunto invece dal vigente Piano Regionale di gestione dei rifiuti del Lazio approvato il 5 agosto 2020, in coerenza con il quadro normativo europeo. I Sindaci di Albano Laziale, Aprilia, Ardea, Ariccia, Castelgandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca Priora, San Cesareo, Velletri, Zagarolo, tutti Comuni dell’area Metropolita di Roma Capitale, in una lettera indirizzata al Presidente dell’area Metropolita e Commissario Straordinario Roberto Gualtieri, hanno espresso le enormi preoccupazioni delle proprie comunità per il luogo in cui è previsto l’inceneritore e per la conseguenza del Piano del dicembre scorso: quella di non rispettare le indicazioni europee sul raggiungimento della raccolta differenziata nella Capitale, oggi sotto il 45 per cento, mentre i loro Comuni arrivano anche all’80 per cento, e sulla produzione dei rifiuti, per la quale rilevano l’assenza di qualsiasi concreta strategia volta a ottenerne la riduzione. In definitiva, chiediamo al Governo una revisione del Piano”, conclude Zaratti.