,

Ponte Stretto. Bonelli: I problemi di Salvini con i numeri sono il simbolo della sua inaffidabilità

“Salvini ha problemi con i numeri, ogni volta che parla del Ponte da cifre diverse, che gli succede? Pochi mesi fa affermava: ‘Costa meno di un anno di Reddito di cittadinanza’. Un anno di Rdc, se prendiamo il 2021, è pari a 7,3 miliardi di euro. Pochi giorni dopo Salvini fissava il costo del ponte a 10 mld di euro, dopo con il Def siamo arrivati a 14,6 mld.”

Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Il 19 novembre 2022, Salvini annunciava che i lavori del ponte sarebbero partiti in due anni. Il 22 marzo 2023, da Bruno Vespa, affermava che i cantieri del ponte potrebbero essere aperti nell’estate 2024, per poi concludere i lavori in cinque anni, presumibilmente, cioè, nel 2029. Oggi, nell’incontro con i sindacati, Salvini cambia ancora affermando che il Ponte sarà aperto nel 2032. Il continuo cambio di date, numeri e costi del Ponte sullo stretto di Messina da parte del ministro Salvini sono il simbolo non solo della sua inaffidabilità ma della credibilita’ stessa dell’opera.”

“Siamo esterrefatti: invece di puntare su opere faraoniche, costose e dannose che prevedono tempi di realizzazione lunghi e incerti, sarebbe opportuno concentrarsi sul miglioramento della rete ferroviaria e dei trasporti pubblici, promuovendo soluzioni verdi e sostenibili che garantiscano un futuro migliore per l’Italia e i suoi cittadini. Il ponte da 3,3 km a campata unica con rete ferroviaria annessa non esiste in nessuna parte del mondo e il costo di quest’opera, grazie agli emendamenti approvati, supererà i 15 mld mentre verranno spesi 7 mln di euro per la propaganda a favore del ponte che saranno gestiti dai costruttori,” conclude Bonelli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *