“Il nucleare da fissione è un’energia costosa e coloro che oggi ne sostengono il ritorno devono ammettere che una simile mossa non significherebbe altro che mettere le mani nelle tasche degli italiani. Con l’avvento del nucleare, ci troveremmo di fronte a bollette che non solo aumenteranno, ma raddoppieranno o più. E non si tratta di mere speculazioni: lo dimostrano i dati concreti come il caso di Hinkley Point nel Regno Unito, dove il prezzo per MWh è stato sterilizzato a 120 euro per 25 anni o il caso di Flamanville dove i costi di realizzazione della centrale sono aumentati del 700% in corso d’opera. Per dare un’idea più chiara, al momento il costo del gas in Italia si attesta intorno ai 45-49 euro per MWh . È chiaro quindi che vogliono mettere le mani nelle tasche degli italiani e lo fanno anche boicottando il percorso verso le energie rinnovabili. Il sole e il vento rappresentano un potenziale enorme per una strategia energetica sostenibile in Italia ma sono fonti pulite e gratuite: un fatto che non può essere separato dal mantenimento degli interessi economici di chi mira a perpetuare la dipendenza da fonti di energia costose e inquinanti, soggetti, come ENI, che il Governo continua a proteggere e favorire”.
Così, in una nota, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.