“L’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre non può trovare alcuna giustificazione però, per costruire quel necessario ed urgente percorso di pace, bisogna analizzare le ragioni di due popoli – quello palestinese e quello israeliano – e anche i fatti storici. Nelle sue comunicazioni, signora Presidente, ha detto che l’Italia svolge storicamente un ruolo di dialogo in Medio Oriente per impedire che si cada nella trappola di uno scontro tra civiltà che avrebbe conseguenze inimmaginabili. Lei queste cose le ha dette al suo vice premier Salvini che, per il 4 novembre, ha convocato una manifestazione per difendere i valori dell’Occidente contro l’Islam: una posizione divisiva, irresponsabile e inopportuna”.
Così, nel suo intervento di risposta alle comunicazioni della Presidente Meloni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha incalzato: “Due giorni fa, l’ENI ha chiuso un contratto con il Qatar per 1,5 miliardi di metri cubi di gas e per portare questo contratto fino a dopo il 2050, violando gli accordi internazionali. Ebbene il Qatar è il Paese che finanzia Hamas. È così che la sua maggioranza manifesta il proprio presunto pragmatismo rispetto alla transizione ecologica? Lei parla del fatto che la transizione ecologica debba essere socialmente sostenibile. Le do una notizia: è la crisi climatica che è socialmente insostenibile e sono i fatti che lo dimostrano. In Legge di Bilancio, avete inserito una norma che è la deresponsabilizzazione del vostro governo verso la crisi climatica: obbligare tutte le imprese italiane, anche i bar, anche i ristoranti, a contrarre un’obbligazione assicurativa obbligatoria, pena una sanzione di un milione. Ma in più date 15 miliardi di euro alle società assicurative. Perché? Perché non vi volete assumere la responsabilità di affrontare la crisi climatica e difendete uno status quo che ha determinato una rapina sociale con l’aumento delle bollette. C’è una questione che riguarda la dimensione etica della politica: non guardate al futuro. È questo che fa la differenza di un leader politico: quando riesce a guardare al futuro e dare una dimensione etica al futuro del nostro Paese e non a ragionare in maniera così propagandistica quando parliamo di clima, di una crisi climatica che già oggi è socialmente insostenibile,” conclude Bonelli.