“Le misure che il governo italiano ha adottato per la questione migranti, come aumento dei CPR, 18 mesi detenzione, sono un ritorno al passato, e in più sono misure che avevano già evidenziato il loro fallimento. I CPR sono luoghi di detenzione disumani e i rimpatri falliscono perché non c’è collaborazione e accordi con i Paesi di rientro. Gli sbarchi rispetto all’anno scorso sono più che raddoppiati eppure ricordiamo che proprio Meloni e Salvini un anno fa chiedevano le dimissioni della ministra Lamorgese un giorno sì e l’altro pure”.
Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli, che prosegue:
“Il memorandum con la Tunisia non è fallito per responsabilità dell’Unione Europa ma dell’autocrate tunisino Saied che chiede soldi per fermare i migranti ma non ritiene di dover avviare delle operazioni di stabilizzazione e democratizzazione del suo Paese.
La Premier Meloni prima chiede l’aiuto dell’Europa, poi dopo la attacca sui migranti, ringrazia Von der Leyen per poi riattaccare ancora: la sua confusione è evidente e lo è ancora di più osservando il disastro che sta avendo luogo sulle nostre coste.
La realtà è che Meloni rifiuta la redistribuzione dei migranti in Europa per andare in aiuto ai suoi alleati dell’estrema destra a partire da Orban che, non solo sono contro gli interessi dell’Italia, ma non rispettano i diritti umani. La strada da percorrere per risolvere questa grave crisi è recuperare l’operazione Mare nostrum”, conclude.