“Nella bozza di Legge di Bilancio che circola in queste ore, c’è un grande regalo alle società assicuratrici italiane: l’obbligo per tutte le imprese con sede legale in Italia, nonché alle imprese con sede legale all’estero ma con una stabile organizzazione nel nostro Paese, di stipulare entro il 31 dicembre 2024 contratti assicurativi per coprire i danni derivanti da calamità naturali. Questi includono eventi catastrofici come terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche, fenomeni di bradisismo, frane ed esondazioni. Chi rifiuta di adempiere a questo obbligo sarà soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria che oscilla tra i 200mila euro e 1 milione di euro. Inoltre viene previsto un fondo di 5 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025, 2026, per un totale di 15 miliardi nei prossimi tre anni, in favore degli assicuratori e riassicuratori del mercato privato a copertura del 50% degli indennizzi che eventualmente potrebbero essere erogati”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Questa mossa si colloca in una politica di totale disimpegno del governo rispetto alle azioni di contrasto al cambiamento climatico, di mitigazione e adattamento, e in particolare nel recupero delle aree naturalmente degradate, nei piani di difesa del suolo e nel contenimento dei rischi idrogeologici e sismici. Se il governo ritiene di proteggersi costringendo le imprese, e presto anche i cittadini, a sottoscrivere obbligatoriamente delle assicurazioni, ciò dimostra un approccio vessatorio e rivela come questo governo eviti di affrontare le politiche di prevenzione dalla crisi climatica che, come abbiamo visto anche in questo ultimo anno, ha prodotto una serie di eventi estremi che hanno stravolto i territori interessati.” conclude Bonelli.