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Israele. Bonelli (AVS): Hamas ha compiuto crimine contro umanità, ma politiche Netanyahu sono parte del problema

“Le azioni terroristiche di Hamas sono un crimine contro l’umanità che vanno condannate senza se e senza ma. Con le sue azioni Hamas, che considero il vero nemico della Palestina, allontana volutamente le ragioni della pace e non aiuta la causa e il popolo palestinese. Il governo di Netanyahu, composto anche da estremisti religiosi, ha consentito la sistematica e illegittima occupazione di terre da parte dei coloni, legittimando così una politica di annessione di terre palestinesi. Netanyahu è stato criticato anche dal suo esercito per le politiche che stava attuando. Lo stesso Netanyahu ha voluto ‘un governo di annessione ed esproprio’ negando il diritto all’esistenza del popolo palestinese. E su questo Hamas è diventato più forte e ha avuto gioco facile, alimentandosi della rabbia di chi ha subito soprusi e violenze”.

Lo ha detto, questa mattina ad Agorà, su Rai3, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, spiegando: “Quando si demoliscono scuole palestinesi, a Gaza, tra i giovani, l’odio aumenta. Migliaia di giovani palestinesi sono cresciuti in un odio alimentato da anni di segregazione e abbandono e dalla mancanza di attenzione internazionale sulla causa e le ragioni del popolo palestinese. In questo contesto, Hamas è diventata un’organizzazione egemone sconfiggendo e marginalizzando l’Autorità nazionale palestinese. Le condizioni di vita a Gaza sono drammatiche, con un livello di povertà sociale altissimo. Non possiamo ignorare questo contesto quando parliamo di Hamas e della sua crescente influenza, alimentata anche dai gravissimi errori di una comunità internazionale che ha lasciato il popolo palestinese a vivere in una situazione insostenibile.”

“Parlare di politica internazionale oggi, – ha proseguito, – significa anche affrontare un mondo sempre più polarizzato, non tanto su base ideologica ma su quella delle alleanze armate. L’Iran si avvicina alla Russia, mentre in Africa assistiamo a dinamiche altrettanto complesse. In questo contesto, la diplomazia e la costruzione di percorsi di pace diventano sempre più urgenti. Le ragioni del popolo palestinese non sono coincidenti con Hamas. La soluzione a lungo termine deve necessariamente passare attraverso la creazione di due Stati e due popoli: Israele e Palestina. Ma per arrivarci, è fondamentale che la comunità internazionale torni a occuparsi attivamente della questione palestinese, senza lasciare spazio all’odio e alla polarizzazione armata che stiamo vedendo crescere in varie parti del mondo,” ha concluso Bonelli.