“Inaccettabile l’emendamento di Azione, appoggiato da parte della maggioranza, per lo stop alle microspie Trojan. È proprio grazie a strumenti come questi che siamo riusciti a catturare pezzi grossi della criminalità organizzata, come Matteo Messina Denaro. Non stiamo parlando di mezzi intrusivi di sorveglianza ma di strumenti fondamentali nella lotta contro la corruzione che, secondo una ricerca del centro Rand, ammonta a 237 miliardi di euro l’anno, mentre il volume d’affari delle sole mafie è di 40 miliardi di euro. Di fronte a questo, discutere se sia etico o meno utilizzare i trojan in casa è come discutere del sesso degli angeli mentre Roma brucia: non è una questione di violazione della privacy, ma di salvaguardia dell’ordine pubblico e della legalità nel contesto di indagini su reati gravi come quelli legati alla mafia”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “L’emendamento presentato da Enrico Costa e sostenuto da Azione e da parte di Forza Italia rappresenta un passo indietro inimmaginabile: limitare l’uso dei trojan ai soli ‘reati gravissimi’ significa lasciare campo libero ai corrotti e ai mafiosi di minore calibro, mettendo a rischio la lotta contro la criminalità organizzata e minando alla base gli impegni per una società più giusta e sicura. Se Forza Italia e Azione fossero realmente interessati a combattere la criminalità e non solo a fare battaglie ideologiche, dovrebbero pensarci due volte prima di ostacolare gli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura per proteggere i cittadini onesti,” conclude Bonelli.