“Non c’è cosa peggiore che fare propaganda politica sulla vita di una bambina, accusando il sistema sanitario inglese di avere ucciso la povera bimba Indi. E a fare questa speculazione sono purtroppo esponenti politici di destra che, invece di mantenere il silenzio di fronte alla morte, alimentano un incredibile e ingiustificato scontro con il governo inglese. I sanitari dell’ospedale romano Bambin Gesù non hanno mai messo in discussione quanto accertato dai colleghi britannici: la patologia che ha colpito Indi è una malattia mitocondriale il cui esito è, tragicamente, scontato. I medici del Bambin Gesù hanno sempre affermato che, se la bambina fosse arrivata a Roma, avrebbero eseguito nuovi approfondimenti diagnostici, come è doveroso, ma il quadro clinico era già sufficientemente chiaro. E gli esperti del Bambino Gesù avrebbero operato in continuità con i trattamenti terapeutici adottati finora dagli inglesi.”
Cosí in una nota il coportavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, che prosegue:
“Quello che è stato fatto sia dal governo che oggi da esponenti della destra, che denunciano che non si è voluta salvare la piccola Indi quando, purtroppo, la malattia era incurabile, è vergognoso.”
“Già Papa Wojtyla, in una sua enciclica del 1995, definiva l’accanimento terapeutico come ‘certi interventi medici non più adeguati alla reale situazione del malato, perché ormai sproporzionati ai risultati che si potrebbero sperare o anche perché troppo gravosi per lui e per la sua famiglia. In queste situazioni, quando la morte si preannuncia imminente e inevitabile, si può in coscienza rinunciare a trattamenti che procurerebbero soltanto un prolungamento precario e penoso della vita, senza tuttavia interrompere le cure normali dovute all’ammalato in simili casi.’ Basta speculare sulla vita e sulla morte di questa povera bimba.” Conclude