“Il primo agosto 2023 per Devrim Akcadag, giornalista e cittadino tedesco di origine curda, giornalista e traduttore presso l’Università di Berlino, inizia una vera e proprio disavventura in Italia: mentre si trovava presso l’Hotel Red Sun Village, in provincia di Sassari, alle 9.30 tre funzionari della Digos di Sassari gli notificano una segnalazione dalla Turchia e lo portano alla stazione di polizia, poco dopo finisce in isolamento nel carcere Bancali di Sassari”.
Così in una nota Angelo Bonelli co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che prosegue:
“Il 3 agosto, dopo la prima udienza online, Devrim Akcadag viene trasferito in una nuova sezione all’interno dello stesso carcere: ‘la chiamano ‘sezione del terrore, principalmente per la presenza di militanti islamici radicali, compresi membri dell’ISIS’. La prima parte di questa odissea finisce il giorno successivo, quando vengono concessi a Devrim gli arresti domiciliari presso l’ASCE (Associazione Sarda Contro l’Emarginazione) di Selargius, nel frattempo, la Corte D’Assise di Cagliari, sezione di Sassari, ha concesso al giornalista tedesco la libertà. Ma il caso non è chiuso, e la richiesta di estradizione della Turchia è ancora pendente perché per Erdogan, Devrim è un terrorista affiliato al Pkk, ma i giudici di Berlino hanno sentenziato per tre volte che si tratta di un’accusa falsa. Ora è stato scarcerato, ma rischia l’estradizione e 15 anni di galera. Ebbene la legittimità di questo mandato di arresto è stata verificata? Provenendo da un paese autoritario come la Turchia, è possibile che le nostre autorità non si siano accertate che potrebbe essere un caso di persecuzione arbitraria basata su ragioni politiche?
Se così fosse, tutta la questione è palesemente in violazione dei diritti fondamentali, che sono pilastri per la nostra Costituzione e dell’Unione Europea. Per tutte queste ragioni abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Nordio”.