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Giornata Alpini. Grimaldi: Rimuove più che ricordare. Proporremo di modificare la legge

femminicidio

“Esiste un ‘mito alpino’, una simpatia diffusa e condivisa per i ‘soldati con la penna nera’ e l’Associazione nazionale Alpini. Un rispetto legato soprattutto al loro impegno solidale con la popolazione civile in tanti frangenti drammatici, dal terremoto del Friuli nel 1976-77 alla pandemia da Covid-19. Questo, insieme alla storia completa del corpo, avrebbe dovuto essere messo al centro di una giornata commemorativa. Invece, con la Legge n. 44 del 5 maggio 2022, si è voluto costringere la memoria alpina nell’atto di una guerra di aggressione condotta dall’Italia fascista al fianco della Germania di Hitler. Questa e altre analoghe operazioni sul nostro calendario civile rimuovono e omettono più di quanto aiutino a ricordare”. Lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, in occasione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini.

“Non potremo mai accettare una lettura revisionista, nostalgica e autoindulgente di quella battaglia e dell’intera guerra, nè una data che si colloca in modo molto discutibile a ridosso del Giorno della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti” – prosegue Grimaldi. – “Perciò faremo di tutto per modificare la legge e togliere la camicia nera alle penne nere, anche in nome dei tanti Alpini che hanno compiuto la scelta dell’antifascismo e della Resistenza”.