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Gaza, Fratoianni: Non bastano più gli auspici, servono atti chiari per imporre ad Israele un cessate il fuoco. Basta crimini di guerra, è ora di sospendere le forniture di armi ad Israele

Ministro Tajani, non siamo al giorno 8 ottobre, e neanche ad una settimana dopo, siamo a metà del mese di novembre 2023: è più di un mese che questa guerra va avanti e si configura ogni minuto che passa sempre più come una gigantesca punizione collettiva verso il popolo palestinese.

Non è più il tempo delle esortazioni, non so più come dirglielo, glielo ho ripetuto anche ieri in commissione esteri: non è più il tempo in cui auspicare che il governo di Israele ascolti le nostre parole, è il tempo in cui la diplomazia con i suoi strumenti, il nostro Paese con la sua forza deve fare qualcosa per imporre che il cessate il fuoco si realizzi, per imporre che finisca questa continua violazione del diritto umanitario ed internazionale. È il momento di fare qualcosa in più.

La nave Vulcano della Marina Militare come ci ha detto ieri in audizione è ferma perché non è in condizione di attraccare e di installare un ospedale da campo per i feriti palestinesi. Anche ieri i nostri ultimi aiuti umanitari dovevano entrare nella Striscia e lei ministro Tajani oggi ci ripete ancora che in queste ore forse entreranno. Peraltro in una condizione in cui gli aiuti che ogni giorno entrano nella Striscia non sono assolutamente paragonabili a quelli che normalmente sarebbero necessari che entravano prima dell’inizio della guerra, in un territorio in cui l’80% della popolazione dipende dagli aiuti umanitari internazionali.

È dunque arrivato il momento di fare qualcosa in più.

È il momento di sospendere la fornitura di armi allo Stato di Israele come anche altri hanno ricordato in quest’aula.

È il momento di mettere in campo sul piano delle relazioni diplomatiche qualche atto perché Israele ascolti queste richieste che vengono dalla comunità internazionale e risponda ad un dovere che è anche nostro di fronte alla violazione continua del diritto internazionale e ai crimini di guerra che si stanno producendo anche negli attacchi agli ospedali.

Lei ci raccontato di terroristi dentro gli ospedali, e anche in queste ore l’esercito israeliano dentro l’ospedale di Al Shifa, dove finora secondo le ricostruzioni giornalistiche non è stata trovata nessuna arma, continua a violare anche in questo caso il diritto internazionale.

Cedo che sia arrivato il momento di introdurre nell’ iniziativa italiana qualche discontinuità, qualcosa in più di un auspicio continuo, condivisibile ma che evidentemente ormai è del tutto insufficiente.

Lo afferma Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, replicando al ministro degli Esteri nell’aula di Montecitorio nel corso del question time sulla tragedia in corso a Gaza – Roma, 15 Novembre 2023 ore 16.00