“L’economia italiana frena; il Pil diminuisce dello 0,4%, soprattutto a causa della domanda interna; le ore lavorate diminuiscono dello 0,5%; il risparmio degli italiani è calato di 61 miliardi, eroso dall’inflazione; il potere d’acquisto dei salari nel biennio 2022-23 è andato giù del 15,2%; il costo di benzina e gasolio aumenta del 4,04% e del 7,12%, se si aggiunge agli incrementi dei pedaggi e, in molte città dei biglietti dei mezzi pubblici, Assoutenti prevede un costo dei trasporti a famiglia di 2.435; per quanto riguarda i mutui il rincaro dei tassi solo nel periodo settembre-dicembre farà spendere 11,70 euro in più. A fronte di questi dati oggi il Governo ci chiede di votare la diciannovesima fiducia del 2023. Siamo alla follia! Piuttosto Giorgia Meloni prenda atto della realtà e spieghi perché la sua tassa sugli extraprofitti delle compagnie energetiche ha incassato solo 82 milioni di euro e perché non abbia disposto accertamenti fiscali, come per qualunque cittadino italiano, per quella prevista da Draghi e non pagata dalle società energetiche. Ricordo che la tassa di Draghi avrebbe dovuto incassare 11 miliardi, ne sono entrati solo 2,7. Chiedano i soldi là dove solo, piuttosto che la fiducia al parlamento!”
Così Filiberto Zaratti alla Camera, spiegando il voto contrario di Alleanza Verdi e Sinistra alla richiesta di fiducia del Governo.
Fiducia, Zaratti (AVS): record di richieste da un governo che non si confronta con la realtà

La Redazione
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29 Novembre 2023
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