“La politica energetica pro-ENI di Pichetto Fratin mette a rischio il clima e impedisce all’Italia di rispettare gli obiettivi UE in materia di cambiamenti climatici. È scandaloso che nel piano energia e clima si preveda la costruzione di nuovi rigassificatori per raggiungere un consumo annuo complessivo di 60-65 miliardi di metri cubi di gas. Questo dato contraddice le dichiarazioni del ministro, che aveva affermato di fronte a Legambiente che la proporzione tra fonti rinnovabili e fossili si sarebbe invertita, con due terzi di rinnovabili e un terzo di gas. Dove ha detto il falso? Mentre cerca di presentarsi come ambientalista con Legambiente, con Confindustria si schiera a favore delle fonti fossili. Ma la vera notizia è che non verrà più applicata alcuna tassa sugli extraprofitti, come il Ministro ha annunciato con entusiasmo durante l’assemblea di Confindustria”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Questa decisione favorisce ENI e le società energetiche, che continuano a realizzare profitti miliardari grazie alla speculazione sul gas. Se ad agosto 2022 il gas, al TTF di Amsterdam, era quotato a 315 €/MWh, oggi si attesta sui 33 €/MWh: il prezzo del gas è diminuito per le aziende energetiche, ma le famiglie continuano a pagare bollette elevate. Questa è la ‘destra sociale a rovescio’ di Giorgia Meloni, che sta impoverendo gli italiani anziché aiutarli”.
“La rinuncia a imporre la tassa sugli extraprofitti dimostra da che parte sta il governo: a favore di coloro che hanno speculato e non delle famiglie. Meloni ha rinunciato a pretendere il pagamento di 8,2 miliardi di euro derivanti dalla tassa sugli extraprofitti del governo Draghi: su 11 miliardi, solo 2,7 sono stati effettivamente pagati. La politica energetica ed ecologica, più che dal Ministero dell’Ambiente, viene definita da ENI di cui Pichetto Fratin sembra essere diventato il portavoce,” conclude Bonelli.