“Non posso fare a meno di notare l’abisso che intercorre tra le parole del Ministro Pichetto Fratin e della sua vice, Vania Gava, e le azioni che seguono queste stesse parole: affermare che la transizione energetica è una scelta strategica non rinviabile è condivisibile e necessario, tuttavia, inserire il gas o l’energia nucleare o il ponte sullo Stretto di Messina in questo percorso è un errore fondamentale, azioni che rischiano di aggravare la crisi climatica che stiamo già affrontando. Non si può parlare di decarbonizzazione e allo stesso tempo accarezzare l’idea di rendere l’Italia un hub europeo del gas o promuovere una fonte energetica che crea rifiuti radioattivi pericolosi e di lunga durata, nonché costi enormi per la collettività”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “L’approccio del Ministro e del Governo che lo sostiene verso l’adattamento ai cambiamenti climatici non può limitarsi alla constatazione della necessità di rendere i nostri sistemi naturali più resilienti e meno vulnerabili. Qui si trascura il fatto che dobbiamo anche lavorare attivamente per invertire le tendenze del riscaldamento globale, non solo adattarci a esse. Il nostro impegno dovrebbe essere rivolto verso un incremento deciso delle energie rinnovabili e verso la riduzione drastica dell’uso dei combustibili fossili. Dobbiamo investire in tecnologie pulite, in innovazione e ricerca, non in soluzioni del passato che non fanno altro che prolungare una crisi ormai fuori controllo”.
“Il Ministro parla di ‘secca’ e ‘alluvione’ come fossero eventi isolati e non legati a una crisi più ampia. Purtroppo, sono il frutto di decenni di negligenza e cattiva gestione del nostro ambiente e delle nostre risorse. Quello che mi preoccupa è la posizione di questo governo che sembra essere in guerra con le politiche dell’Unione Europea sul clima, l’auto elettrica e le case a basso consumo energetico. Hanno continuamente ostacolato i progressi in questi ambiti cruciali e poi sostengono di fare l’opposto. Questa non è solo una contraddizione, è un vero e proprio raggiro! Le parole, – conclude Bonelli, – non bastano più: bisogna agire concretamente e con coerenza per affrontare le cause della crisi climatica alla radice”.