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Energia. Bonelli: È governo dell’egoismo del presente, del no alla modernizzazione e delle fake news che condanna Paese a dipendenza fossile

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“In occasione del Question Time di questo pomeriggio alla Camera dei Deputati, ho chiesto alla Presidente Meloni in persona qual è la strategia energetica che il governo sta perseguendo per raggiungere gli obiettivi climatici al 2030 fissati dall’Unione europea, anche alla luce della direttiva case green approvata ieri dall’Europarlamento, e se nell’ambito di tale strategia è prevista l’autorizzazione di centrali nucleari da fissione. La risposta conferma il no alla modernizzazione a proposito di pragmatismo e ideologia, c’è da dire che il Governo ha rinunciato a chiedere alle società energetiche nel nostro paese quegli extraprofitti che, con il governo Draghi, dovevano dare ben 11 miliardi di euro alle casse dello Stato. Questo è l’antitesi del pragmatismo ed evidenzia bene da che parte della Storia si collochi la maggioranza, da quella che vuole condannare l’Italia a essere ancora prigioniera delle fonti fossili. Si sta schierando contro la modernizzazione”.

Così, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, a seguito della risposta della Presidente Meloni alla sua interrogazione.

“A proposito del nucleare, – prosegue l’ecologista, – se è vero quanto affermato dalla Presidente, ci anche deve spiegare la ragione per la quale Ansaldo Energia ed Enel, che sono partecipate di Stato, stanno sottoscrivendo accordi per portarlo in Italia. Il passaggio all’auto elettrica è un passaggio che le grandi società, nonostante questo governo, hanno già deciso perché nel 2030 tutte le grandi industrie andranno verso quella direzione. Si continua a parlare di biocarburanti e carburanti sintetici ma il monopolio ce l’ha sempre l’Eni e la strategia è quella di far dipendere il nostro paese dalle fonti fossili. Domani il Ministro delle infrastrutture e trasporti Salvini porterà in CdM il Ponte sullo Stretto: io vorrei capire se questo ideologia e pragmatismo di fronte a un Sud che non ha ferrovie, che ancora va con le littorine, a gasolio, che non ha acquedotti. Come si può pensare di sperperare denaro pubblico? E in nome di che cosa? In nome dell’ideologia salviniana. Francamente anche no. Noi siamo molto pragmatici, il governo, appigliandosi a un’ideologia del no alla modernizzazione, ferma la transizione ecologica, facendo pagare un costo economico e sociale all’Italia e alle generazioni future. È il governo dell’egoismo e del no alle politiche sul clima,” conclude Bonelli.