“Con questi dati cercherò di spiegare come due emergenze, una vera e l’altra costruita , siano state affrontate in modo diverso per realizzare progetti e infrastrutture che porteranno l’Italia a dipendere dalle fonti fossili per i prossimi decenni e fermare la transizione ecologica.” Cosí su Facebook, il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra spiega le emergenze climatica e quella del gas, che poi prosegue:
“Pochi mesi fa l’allora ministro Cingolani denunciava il rischio razionamento energia perché non avremmo avuto gas sufficiente a causa della riduzione delle forniture da parte della Russia attraverso Gazprom. Sulla base di quella denuncia, su cui si e’ costruita un’emergenza principalmente dal punto di vista comunicativo, il governo Draghi e poi Meloni hanno deciso di autorizzare la costruzione di due rigassificatori, uno a Piombino e l’altro a Ravenna eliminando l’obbligo di fare la valutazione di impatto ambientale. Con il governo Meloni nulla e’ cambiato e il ministro Pichetto Fratin addirittura ha annunciato la volontà di autorizzare altri tre rigassificatori, al sud, e di raddoppiare il gasdotto rete Adriatica.”
Quello che e’ stato fatto in realtà e’ una potente operazione di manipolazione dei dati attraverso l’uso strumentale dell’emergenza per trasformare l’Italia in un hub del gas europeo attraverso il gas importato.”
“Nel 2021 l’Italia ha avuto un consumo di 76 mld di mt cubi di gas, nel 2022 il consumo si è ridotto a 68,5 mld di mc di gas. Di fronte alla riduzione dei consumi la quantità di gas a disposizione e’ rimasta identica. Nel 2022 75,721 mld mc gas di cui 3,41 di produzione nazionale nel 2021 erano 75,983 e la produzione nazionale di 3,43 mld mc gas. L’Italia non ha avuto alcun problema sulle forniture grazie allo spostamento delle forniture di gas dell’Algeria e dal nord Europa e all’aumentata capacità di rigassificazione degli impianti esistenti a Livorno, Rovigo e La Spezia. Il dato incredibile e’ che in un solo anno l’Italia ha esportato gas per 4,6 mld di mc di gas pari al + 197% rispetto al 2021. Questi dati dimostrano come l’emergenza carenza gas sia stata costruita su presupposti falsi. Sono i dati a dimostrarlo. Sulla base di questi dati si è imposto alle comunita’ locali infrastrutture ad alto rischio d’incidente rilevante in assenza di valutazione d’impatto ambientale, di realizzare nuovi rigassificatori. La quantità di gas esportato equivale a molto di più al gas che verrà rigassificato a Piombino. Questi dati dimostrano che queste nuove infrastrutture di rigassificazione non sono necessarie. Il problema dell’Italia non era la quantità di gas ma il costo , questa affermazione fu fatta da Draghi all’ultimo consiglio europeo a Bruxelles a cui partecipò.”
“Chi vince e detta la linea di strategia energetica al governo – prosegue l’ecologista – e’ Eni che ha chiuso il 2022 con un utile di 13,3 mld di euro realizzato con l’aumento sconsiderato delle bollette pagate da famiglie e imprese italiane. La povertà sociale nel nostro paese e’ aumentata grazie anche alla speculazione sul gas. 50 mld € di extraprofitti sono rimasti nelle casse delle societa’ energetiche frutto di una vera e propria rapina sociale. Gli extra profitti delle società energetiche sono intoccabili per il governo . La strategia del governo e’ quella di rendere il nostro paese dipendente dal gas e fermare la transizione ecologica ed energetica verso le rinnovabili e il risparmio energetico. Le rinnovabili costano poco e porterebbero il prezzo delle bollette a costi molto più bassi di quello che paghiamo oggi.”
“Ciò che non diventa emergenza e’ la crisi climatica che in pieno inverno ha portato alla siccità di fiumi e terreni. I prossimi mesi saranno drammatici per l’agricoltura con il rischio di razionamento di acqua potabile per alcune aree dell’Italia. La follia di chi governa oggi, come i governi passati, e’ che rafforza quelle politiche distruttive del clima, come le scelte energetiche di continuare a dipendere dal gas. Il governo Meloni sta facendo la guerra alla modernizzazione e alla transizione ecologica dice di no a tutto dalla casa green, alle rinnovabili , all’auto pulita e alla legge stop consumo suolo.”
“Non è un mistero che alle prossime elezioni europee la destra cercherà di avere la maggioranza per bloccare le politiche sul clima in Europa. Hanno avviato una campagna della paura parlando di esproprio delle case degli italiani e altro. Per queste ragioni e’ importante lavorare per le prossime elezioni europee per costruire un’alleanza sociale per il clima che abbia come riferimento la famiglia dei Verdi europei,” conclude.