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DL Siccità. Bonelli-Zanella: Siccità, poi alluvioni, ma destra continua a essere negazionista

“Il Decreto Siccità, come tanti altri atti governativi che abbiamo visto recentemente, si dimostra l’ennesimo tentativo di affrontare la crisi climatica come un’emergenza che passerà quando è sotto gli occhi di tutti come i fenomeni meteorologici estremi non siano più casi isolati: dalle alluvioni, alle ondate di calore, all’erosione costiera, alla siccità-desertificazione, le catastrofi naturali sono sempre più frequenti. E in tutto ciò, il governo continua a strizzare l’occhio ai negazionisti del clima, negando l’urgenza di un intervento strategico a lungo termine per contrastare gli effetti del cambiamento climatico”.

Così, in una nota, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, e Luana Zanella, Presidente del Gruppo AVS alla Camera dei Deputati.

“Il Governo, – proseguono i due ecologisti, – ne fa una questione di mancanza di risorse. In realtà, ci sono quelle del PNRR che, secondo il ministro Fitto, sono impegnate solo per per 300 milioni su 4,4 miliardi. A queste, si possono sommare gli 1,2 miliardi di euro della Programmazione Europea, di cui sono stati spesi solo 200 milioni. Cosa stiamo aspettando? Di perdere queste risorse così importanti per il Paese? È chiaro che la strada imboccata dal Governo attuale è senza uscita, piena di soluzioni estemporanee che spesso causano più danni che benefici, come il Ponte sullo Stretto di Messina. Non possiamo permettere che la negligenza o l’incapacità politica facciano pagare al Paese un prezzo troppo elevato,” concludono Bonelli e Zanella.