“I condoni edilizi degli ultimi 30 anni in Italia sono costati allo Stato ben 48 miliardi di euro per l’urbanizzazione dei territori in cui sono stati compiuti gli abusi. Mentre sono solo 15 i miliardi incassati per la sanatoria. Quindi è falso che dai condoni si ricavino risorse. Nel solo periodo 1982/1997 furono costruite (dati Cresme) 970.000 abitazioni totalmente abusive. Questo andazzo è andato avanti, con la speranza che ‘un giorno o l’altro un altro condono arriverà’, al ritmo di almeno 26.000 case abusive l’anno.”
Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, che prosegue
“Dal 2003, anno dell’ultimo condono edilizio, a oggi sono state costruite oltre 258mila case illegali, per un fatturato complessivo di 1,8 miliardi di euro. Mentre la percentuale di demolizioni sono del 10%. Con la cultura del l’abusivismo edilizio si sono realizzate fortune politiche elettorali per sindaci, deputati e forze politiche che hanno costruito il loro consenso sull’illegalità”
“Salvini vuole sanare abusi edilizi minori, ma la legge già esiste. Le tipologie di intervento edilizio suscettibili di sanatoria sono indicate dal comma 26 della Legge 24 novembre 2003, n. 326 che rinvia all’allegato 1 specificante sei tipologie di abuso. Inoltre c’è l’art.37 DPR 380/01 sottintende la possibilità di regolarizzare questi illeciti con la SCIA “tardiva” o in sanatoria; per essere precisi, la definizione di SCIA in sanatoria è espressamente contemplata nell’Allegato del D.Lgs. 222/2016 (Decreto SCIA 2), nonchè ripresa da diverse norme regionali.” Conclude