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Codice Appalti, Bonelli: Così rischio infiltrazioni criminalità

“Rispetto al codice degli appalti c’è un problema serio che il presidente dell’anticorruzione ha espresso in maniera molto chiara. Una problematica e una preoccupazione che noi condividiamo, perché nel momento in cui si fanno gli affidamenti diretti, vuol dire che è il comune stesso o la stazione appaltante stessa a decidere direttamente – con le conoscenze dirette che ha- quale impresa deve realizzare una determinata opera. Ciò implica che siamo di fronte a una grave questione: in alcune parti del nostro Paese la presenza della criminalità organizzata già oggi può determinare un forte influenza nella scelta di alcune decisioni.”

Così intervenendo all’interno della trasmissione Agorà Angelo Bonelli co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

“Considerando che il 98% degli appalti nel nostro Paese è sotto la soglia di 5 mln di euro, cambiando il codice degli appalti Salvini decide arbitrariamente che per queste tipologie non si faranno più le gare di evidenza pubblica. In tutta Europa vengono realizzate le gare di evidenza pubblica, anche velocemente, perchè è importante e fondamentale per fornire garanzia di servizi e di infrastrutture sociali essenziali. Chi sostiene che ‘in Europa non si fanno le gare’, mente. I rappresentanti di questo Governo avrebbero dovuto tenere in considerazione quanto emerso nelle audizioni, in cui l’ANAC e altri organismi hanno fatto presente al governo proprio le criticità relative alla trasparenza e ai rischi connessi alla criminalità organizzata,” ha concluso Bonelli.

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