“E’ bastato che proponessi l’idea del reato di negazionismo climatico che la lobby internazionale che nega il cambiamento climatico reagisse in modo scomposto urlando all’attentato alla libertà di espressione. Vogliono continuare a diffondere notizie false per preservare i loro interessi economici, legati alle fonti fossili che sono una delle cause principali del cambiamento climatico. In queste ore sono stato sommerso da minacce e insulti di ogni genere. Ma la mia e’ stata una proposta/provocazione per evidenziare gli effetti e le reazioni dell’internazionale del negazionismo climatico. Che prosegue sulla sua strada nonostante l’evidenza quotidiana: dopo le alluvioni ora grandine come palle da tennis che distrugge le colture e vento che sradica abeti al nord, mentre al centro Italia le ondate di caldo creano problemi di salute alla cittadinanza e all’attività economica a tal punto che il presidente Bonomi chiede lo Smart working.”
Così, in una nota, il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Lo ribadisco: il negazionismo fa più danni di grandine, alluvioni, siccità e ondata di calore messe insieme. Mentre i danni prodotti dall’inattivitá rispetto alla crisi climatica continuano ad aumentare: 10 miliardi di euro solo nei primi mesi del 2023 per eventi meteorologici estremi . E chi ci guadagna dal negazionismo climatico sono le società oil & gas che solo in Italia hanno fatto extraprofitti da oltre 40 miliardi di euro.”
“La domanda è: chi c’è dietro l’internazionale del negazionismo climatico chi la finanzia? Su questo stiamo lavorando a una inchiesta che spieghi bene la questione. Per il resto, esiste già l’articolo 656 del Codice penale che punisce chi diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico. Non c’è bisogno di altro,” conclude