“Va dichiarata l’emergenza climatica perché non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi davanti alla devastazione del nostro Paese: eventi meteorologici estremi come la siccità dei mesi invernali, le alluvioni in Emilia Romagna, le ondate di calore nel centro-sud, le violente grandinate in Friuli Venezia Giulia, le tempeste che stanno devastando la Lombardia e gli incendi in Sicilia sono ormai la norma, non l’eccezione. Giorgia Meloni ha detto: ‘Quanto sta accadendo in queste ultime ore, ci mette davanti a una realtà critica, una realtà climatica imprevedibile’. La Premier evidentemente legge solo i programmi di Vox contro le leggi sul clima e non i report scientifici dell’ONU. Il tempo delle parole è finito, nei prossimi giorni presenteremo una mozione per impegnare il Governo italiano a dichiarare e affrontare l’emergenza climatica con misure in linea con gli obiettivi climatici UE”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Tra il 1990 e il 2022, l’Italia ha subito danni per 92 miliardi di euro e perso 22 mila vite umane a causa degli eventi meteorologici estremi: ogni nuovo giorno senza azioni concrete non fa altro che incrementare questi numeri drammatici. Eppure, la politica energetica del governo italiano non solo ignora la crisi, ma la alimenta tentando di trasformare il nostro Paese in un hub europeo del gas mentre il nostro Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, aggiornato l’ultima volta nel 2015, è ancora bloccato in una burocrazia insensibile agli allarmi che giungono dall’intera comunità scientifica. E il fatto che i partiti della maggioranza del nostro Governo abbiano votato contro la Legge sul ripristino della natura è un insulto alla nostra terra e al nostro futuro”.
“Con la nostra mozione, – conclude Bonelli, – chiediamo con forza al Governo di smetterla con le fake news e riconoscere ufficialmente lo stato di emergenza ambientale e climatica, impegnandosi seriamente per la riduzione delle emissioni e per la decarbonizzazione dell’economia, rettificando il PNIEC affinché sia in linea con i target dell’Accordo di Parigi”.