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Cittadinanza. Grimaldi: Negare ius soli priva diritti fratelli, sorelle e figli d’Italia

“Siamo nel 2023 e questo Parlamento non è ancora riuscito a ribaltare il paradigma antiquato e obsoleto dello ius sanguinis, a garantire pari diritti ai tantissimi stranieri che risiedono sul territorio italiano da anni e ai loro figli nati e cresciuti in Italia. Bambine e bambini, ragazzi e ragazze compagni di scuola e università dei nostri figli. Fratelli, sorelle e figli d’Italia, proprio come loro. Insistiamo a negare loro l’accesso ad attività essenziali per un corretto sviluppo dell’individuo e della sua personalità, violando la nostra stessa Carta costituzionale. Queste persone sono qui, il Governo se ne dovrebbe fare una ragione. E nulla può giustificare che si continui a discriminarle impunemente. Anche dall’opposizione dovremo giocare d’attacco, mai in difesa su questi temi. E continuare a chiedere ai colleghi e alle colleghe parlamentari se sanno rispondere alla domanda: perché no?”. Così alla Camera, in occasione della conferenza stampa sulla cittadinanza, il vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Marco Grimaldi.

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