“La questione balneari il Governo Meloni l’ha chiusa con il solito tavolo programmatico, che non si nega mai a nessuno, per avviare un confronto con le associazioni di categoria: tradotto, significa ulteriore proroga della direttiva europea disattendendo gli impegni che avevamo preso con Bruxelles, la cosa causerà ulteriori multe e contenziosi con l’Europa”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che spiega: “Il problema delle proroghe che il centrodestra continua a concedere, è che non difendono lavoro e l’economia sana, ma solo i privilegi di chi sta utilizzando per pochi euro il patrimonio dello Stato e continua privatizzate e cementificare le nostre coste. Ricordiamo che costoro pagano le concessioni 1 euro al metro quadro ogni anno, mentre il loro fatturato è sui 7 miliardi di euro l’anno, e allo Stato arrivano poco più di 100 milioni di euro l’anno, con un’evasione di oltre il 50%. Come lo stabilimento Twiga di Briatore e di Santanchè – la quale ha semplicemente ceduto quote al suo compagno – che paga, per esempio, allo stato 18.000 euro/anno mentre fattura 4 milioni di euro/anno”.
“Giorgia Meloni sta regalando un ulteriore proroga a chi ha goduto per anni di privilegi, mentre il Governo potrebbe tutelare le imprese semplicemente mettendo a gara le concessioni sul demanio e recuperando le visuali occluse da un mare ingabbiato. Questo Governo, come sempre, sta tutelando i privilegi dei ricchi a scapito dei poveri,” conclude Bonelli.