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Auto. Bonelli: L’unico merito di questo governo dei No è far pagare conti più salati agli italiani

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“La destra al governo dell’Italia si vanta di aver fermato con il suo ‘No’ il regolamento sullo stop all’immatricolazioni, non alla circolazione, prevista dalla direttiva Fit for 55. Le motivazioni sono false e contraddittorie. In primis si dimentica che l’esposizione da polveri sottili e biossido di azoto provoca ogni anno in Europa 238 mila decessi di cui 52 mila solo in Italia, in tutta Europa i costi economici e sociali legati allo smog sempre secondo il report dell’agenzia europea per la ambiente è tra i 270-400 miliardi di euro. Tutte le maggiori case automobiliste europee ed estere, compresa Stellantis, hanno deciso di convertire totalmente la produzione verso l’elettrico prima del 2035, ovvero di quanto previsto dal piano Fit for 55.” Così in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

“La politica della paura messa in atto da questa destra di governo è intollerabile – prosegue – perché paventa il dato della disoccupazione, ma è falso, infatti è previsto dallo studio dell’Università Ca Foscari di Venezia un aumento dell’occupazione del 6% . Altro punto, perché se le industrie automobilistiche hanno deciso di andare verso l’elettrico, il Governo italiano, dopo aver detto sì con lo stesso ministro Pichetto Fratin al Consiglio Europeo del 27 ottobre 2022, oggi dice No all’elettrico ? La risposta è semplice ed inquietante: perché la strategia energetica – e quindi industriale – la fa l’Eni, che dopo aver chiuso il 2022 con extraprofitti pari a 13 mld di € vuole continuare ad avere un ruolo per i prossimi decenni in Italia nella produzione di carburanti sintetici, bio carburanti e dell’idrogeno prodotto da gas.”

“Il modello proposto dal ministro – spiega Bonelli – continuerà a produrre inquinanti, ma sarà anche costosa: l’energia usata dai motori sia fossile che a carburanti sintetici si disperde e la parte destinata al movimento delle ruote è solo il 20%; il motore elettrico è straordinariamente più efficiente, perchè il 70% dell’energia viene utilizzata per far muovere le ruote, facendo risparmiare energia e soldi all’automobilista.”

“In conclusione il governo sta fermando la modernizzazione e la transizione ecologica in Italia perché deve tutelare gli interessi di Eni che vuole trasformare l’Italia in un hub del gas con il quale condizionare l’economia, la società, l’ambiente e il clima nel nostro Paese e continuare a fare profitti ai danni di famiglie e imprese, ma le fonti fossili uccidono il clima. Il governo di destra del No alla transizione ecologica ferma tutto: dal risparmio energetico sulla casa, all’auto con una politica comunicativa di terrore che farà pagare un duro prezzo economico ed occupazionale all’Italia,” conclude.