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8 marzo. Zabatta-Zanella: Vicine alle donne costrette a migrare per la libertà. Aprire canali umanitari legali

femminicidio

“In questa Giornata internazionale della donna, ci preme ricordare come molte donne, in molti Paesi del mondo, siano ancora oggi vittime di società patriarcali e di pratiche cruente e crudeli. Al grido di ‘Donna, Vita, Libertà’, esprimiamo la nostra vicinanza alle donne iraniane, che stanno ancora protestando per la propria libertà e rischiando ogni giorno una condanna a morte. E, come donne ecofemministe e Verdi, ci sentiamo vicine a donne come Shahida Raza, la giocatrice della nazionale di calcio e di hockey del Pakistan morta nel naufragio al largo di Cutro mentre cercava di raggiungere il nostro Paese per garantire cure mediche al figlio disabile di 3 anni”.

Così, in una nota, la co-Presidente del Consiglio Federale Nazionale di Europa Verde, Fiorella Zabatta, la capogruppo alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella, che proseguono: “Purtroppo, sono tantissime le donne costrette migrare a causa della violazione sistematica dei loro diritti, affrontando pericoli e difficoltà estreme pur di salvare se stesse e i propri figli dalla violenza, dalla povertà e dalla mancanza di opportunità. Dopo le parole agghiaccianti del Ministro Piantedosi, crediamo che sia nostro dovere promuovere una maggiore consapevolezza sui diritti delle donne e sulla loro protezione e che sia fondamentale aprire corridoi di migrazione legale per le donne che non sono libere di scegliere come vivere. In questa Giornata internazionale della donna, – concludono Zabatta e Zanella, – siamo quindi qui a ribadire la necessità di cancellare la legge Bossi-Fini per creare un sistema di accoglienza che sia giusto ed equo e garantisca una vita dignitosa a tutte le donne che cercano rifugio nel nostro Paese”.